Lettera aperta di Francesco Navarone

 

Partecipo e mi associo con la mia famiglia (mia moglie e i miei due figli), a difesa di questo grande Mistero, insieme ai fratelli, iniziato grazie al Sì di Maria Giuseppina Norcia nel 1947.

Mi chiamo Francesco Navarone e siamo arrivati alla piccola Culla con un semplice invito nell’anno 2000 di domenica. Da premettere che arrivai lì con una Fede in Dio tutta mia, una Fede diciamo così all’acqua di rose, superficiale, insomma credevo a modo mio e avevo un carattere difficile, arrogante e presuntuoso; per farla breve non avevo serenità in me. Ma proprio quel giorno, quando mi presentai davanti alla Culla, davanti a Gesù Bambino adagiato su quel velo bianco la mia vita incominciò a cambiare. Grazie a Maria Giuseppina Norcia, che mi invitò da cuore a cuore alla preghiera del Santo Rosario, a rispettare i dieci comandamenti e ad avere fiducia, fedeltà, rettitudine e umiltà al nostro Signore Gesù essendo così un buon cristiano. Io personalmente ho visto tanti segni, e ho assistito anche ad alcuni miracoli.

Ad esempio il miracolo di Giovanni Pio: un bambino di sei anni malato di distrofia muscolare inguaribile che nell’anno 2006 il nostro Signore Gesù Cristo lo guarì davanti alla piccola Culla, ed io e mio figlio Alessio siamo stati testimoni essendo lì. Maria Giuseppina Norcia era una donna tanto semplice, che solo a guardarla mi si scioglieva il cuore, determinata a fare la volontà di Dio, ma allo stesso tempo tanto umile, sempre disponibile a 360° per ognuno di noi. Quante accuse, quante menzogne, quante cose brutte che doveva sopportare, ma Lei sempre nel silenzio. La sua preghiera era “Gesù Ti amo, Ti amo tanto, mi affido a Te, non Mi lasciare sola Fai di me quel che piace a Te”. Ed ecco che nell’anno 2000 arriva un giovane da Lei tanto atteso: Mario Samuele Morcia nel continuo di questo grande Progetto di Salvezza che Dio Padre Onnipotente ha attuato per l’umanità.

Il figlio spirituale, il nostro Pontefice della nostra Chiesa Cristiana Universale Della Nuova Gerusalemme. Anche Lui con tanto amore ed umiltà insieme alla moglie Anna, ci invitano a rispettare i 10 comandamenti, a vivere una vita retta, buona, da veri cristiani in Gesù e Maria. Anch’egli tanto screditato da menzogne, calunnie e chi più ne ha più ne metta. Ma come sempre i veri chiamati, i veri figli di Dio nel silenzio e nell’umiltà, assorbono le ingiustizie inventate con tanto accanimento e ardore. Ma anche Loro col silenzio e umiltà vanno avanti nell’essere cristiani autentici, e noi con fierezza prendiamo esempio nel seguirli.

Personalmente mi sento nel cuore di darvi un consiglio, che lo accettiate o meno! In questo grande mistero poltrone non ve ne sono, anche perché chi guida l’Arca Della Nuova Alleanza è il primo a stare in piedi e a riposare penso ben poco, con tutta la responsabilità che Dio Padre gli ha donato per la Salvezza dell’umanità. Se qualcuno non è d’accordo su questo Progetto Divino è libero di non frequentarlo nel silenzio. Invito a riflettere sulla storia che ci insegna, ci fa maestra e ci guida, ad esempio la fine di Giuda dopo aver tradito Cristo. Infangare questi strumenti è la stessa cosa di infangare Dio, perché se si ama Dio si ama il Figlio, se si ama il Figlio si ama Maria, e di conseguenza si ama il luogo che Dio ha scelto per il Suo Progetto d’Amore. Dio è misericordioso, ma anche giusto, calunniare questi strumento, che Lui ha messo a disposizione, è calunniare Dio e se vi accanite ancora su di Lui prima o poi ne pagherete le conseguenze. Consiglio di chiedere perdono sincero, per non perdere la Vita Eterna.

Meta Di Sorrento, 14/02/2018

Francesco Navarone




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