Lettera aperta di Francesca Carcione
Alla luce di quello che ultimamente sta succedendo sui social, non posso rimanere in silenzio senza difendere quello in cui credo fermamente: “La Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme”.
Mi chiamo Francesca, sono una ragazza di 29 anni e ho intrapreso questo cammino da settembre 2014, frequentando gli incontri di preghiera che si facevano a Latina poiché la “Culla del Bambino Gesù” era chiusa per lavori.
Grazie a questo Mistero ho riscoperto la fede cristiana, che da tempo avevo perduto, e anche grazie all’esempio di vita di Samuele Morcia si è accesa nel mio cuore quella fiamma d’amore viva per “Gesù e Maria”.
Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscere Maria Giuseppa Norcia, Colei che grazie al suo “Sì “ha dato vita a questo Mistero d’Amore, ma grazie alle tante testimonianze dei fedeli e dei ministri della Chiesa, mi è sembrato di conoscerla e viverla da sempre.
Come io ho scelto liberamente di accogliere questo Mistero, tutti sono liberi di accettarlo o meno nel proprio cuore; ben diverso però è calunniarlo e screditarlo gratuitamente.
Nella “Piccola Culla del Bambino Gesù”, il Tabernacolo dello Spirito Santo, l’Isola Bianca, ho trovato ed avvertito l’amore di Dio; da quando vivo questa Chiesa ho imparato cosa vuol dire essere una vera cristiana e ringrazio il “Padre” ogni giorno perché ha avuto misericordia di me e mi ha ridato una vita nuova in “Cristo”.
Per queste ragioni ora e sempre difenderò la “Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme”.
Piedimonte S. Germano, 29 gennaio 2018
Francesca Carcione