Lettera aperta di Ferdinando Freda

 

Mi unisco al coro dei tanti fratelli che in questi giorni stanno testimoniando il proprio amore nei riguardi di Maria Giuseppa Norcia, Samuele e della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme per testimoniare quanto vissuto nel mio cuore in questo Luogo e ciò che provo per quanto ingiustamente, e in maniera pretestuosa, viene proferito contro le stesse persone, la Chiesa ed il Mistero tutto.

Frequento assiduamente la Culla, unitamente alla mia famiglia, dal 1997, quando ho chiesto ed ottenuto la grazia per la guarigione del mio figlio primogenito. Dalla grazia ricevuta è conseguita anche la mia personale conversione e successivamente quella dei miei familiari. Ho avuto modo quindi, per grazia di Dio, di conoscere personalmente Maria Giuseppa Norcia, alla quale mi sono più volte rivolto per consigli riguardanti la mia sfera spirituale, familiare e lavorativa. Lei è stata sempre disponibile a donarmi gratuitamente amorevoli consigli, infondendo nel mio cuore fiducia, speranza e amore nei riguardi di Gesù, raccomandandomi di rispettare i Comandamenti del Padre Celeste, generando così in me il desiderio di considerarla Mamma.

 La Stessa, nel tempo, mi ha invitato a rivolgermi per consigli al giovane Samuele che è presente alla Culla dal 2000. Ho riscontrato in Samuele gli stessi sentimenti che erano in Mamma Maria Giuseppa. Anche Lui mi ha supportato e consigliato, con amore e dolcezza, nei momenti di gioia e, soprattutto in quelli di dura prova. Ora con la nascita della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, guidata dal fratello Samuele, posso asserire, essendo testimone del passato e del presente, che riscontro assoluta continuità e sintonia tra gli insegnamenti di Maria Giuseppa Norcia a cui il Padre Santo ha affidato il compito di dare inizio al Mistero e quelli di Samuele, Pontefice della nostra Chiesa a cui il Padre ha affidato la guida del Suo Cortile per il Compimento di Pace. Niente e nessuno mi ha obbligato a credere o non credere né tanto meno c’è stata alcuna azione di plagio nei miei confronti.

 Abbiamo scelto in piena libertà di abbandonare il vecchio cortile ed intraprendere una nuova strada nel Cortile che il Signore ha preservato per sé nel quale verrà preservata la purezza della fede, contrariamente a quanto falsamente, con incoerenza e superbamente vuole essere fatto credere da chi non ha conosciuto la Donna di Dio, non L’ha amata e continua a non amarLa o da chi dice di amare Lei ma non riconosce in Samuele il naturale successore. Entrambi hanno sempre insegnato, con la loro vita, ad essere umili, puri e obbedienti, pertanto la superbia di voler fare progetti umani con le cose di Dio non può essere accettata. La Verità va difesa, va rispettata e va proclamata.

Cellole, lì 27 gennaio 2018

Ferdinando Freda




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