Lettera aperta di Felicia Rosella
Come membro di questo corpo mistico che è la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, mi unisco ad altri fratelli per testimoniare la verità. Venti anni fa, ho avuto la grazia di arrivare alla Culla del Bambino Gesù,quando avevo appena sei mesi. Essendo cresciuta in questo luogo, Faro di luce, ho potuto conoscere Maria Giuseppa Norcia, donna piena di umiltà e ricca di fede, che con il suo “Si” ha dato la possibilità a noi tutti, di conoscere e sperimentare in questa terra, dove vi è la presenza viva di DIO, cosa significa amare Cristo e l’essere cristiani autentici. In tutto il periodo della sua vita, dedicata al servizio di Dio e dedicata ad accogliere i fiumi di persone che da ogni parte arrivavano, ha sempre invitato noi pellegrini a pregare e ad avere fede, trasmettendoci con la sua semplicità, il coraggio e l’obbedienza a Dio, restando uniti al Signore nel rispetto dei dieci comandamenti. Una donna che con la sua testimonianza di vita ha incarnato le virtù di Maria, esortando noi tutti a fare lo stesso.
Con l’arrivo di Mario Samuele Morcia, poi, nulla è cambiato, dal momento che Giuseppina stessa ci invitava ad andare da lui che allo stesso modo di quest’ultima, fin da subito è sempre stato pronto ad accogliere i problemi di tutti coloro che a lui si rivolgevano e che si rivolgono, confortandoci amorevolmente e soprattutto incitandoci a vivere nella rettitudine e nel timore di Dio come ogni buon cristiano; qualità che prima come uomo e poi come cristiano, lui per primo, ha sempre manifestato nella piena trasparenza. E con la morte fisica di Giuseppina, egli non ha fatto altro che continuare un progetto già iniziato da lei e portato a compimento: la costruzione di una nuova Chiesa dove oggi tutti coloro che hanno creduto e credono ancora si recano abitualmente.
In questi anni, ho potuto sperimentare personalmente le tante grazie corporali e spirituali che si sono verificate in questa terra santa e che anche io e la mia famiglia abbiamo ricevuto. Oggi come allora, chi vi mette i piedi per la prima volta, può essere testimone diretto della veridicità di questa Culla e di questa Chiesa, Santuario della Divina Misericordia, affinché tutti possano conoscere e vivere in prima persona la pace, la gioia e l’amore vero che traspare da questo luogo.
Nella vita oltre ad avere coraggio ci vuole “coerenza”, nei fatti prima ancora delle parole, che certamente Samuele insieme alla sua sposa Anna e tutta la famiglia, ci hanno sempre trasmesso con l’esempio. Quelli che,invece, si ergono contro questo Mistero e contro chi guida noi fedeli e pellegrini rivolgendo calunnie, accuse diffamanti e definendo questo luogo come un luogo di plagio e di manipolazione, ritengo che costoro non hanno mai davvero compreso né il prima e né il dopo. Giuseppina diceva che chi non comprende e non vive il Signore come lei stessa ha fatto, non è facile per lui a comprendere, di conseguenza tutti coloro che non hanno mai realmente vissuto tutto ciò in quanto animati da uno spirito di prevaricazione e di superbia, non possono arrogarsi il diritto di giudicare qualcosa o qualcuno che non hanno né mai vissuto o né mai visto. “Male non fare, paura non avere”: se si è nella verità non si ha paura di tutte le falsità che vengono da altri attribuite in quanto prima o poi queste verranno messe a tacere;ma se invece si è animati da uno spirito non santo tutto ciò che si dice o si fa, si ritorcerà contro. Prego il Padre affinché nella sua misericordiosa giustizia farà soccombere tutto ciò che è male per far trionfare ora e sempre la verità.
Comiziano (NA), 29 Gennaio 2018
Felicia Rosella