Lettera aperta di Fabrizio Di Gregorio
Ho messo piede per la prima volta alla Culla di Gesù Bambino circa otto anni fa, su invito della mia ragazza ad accompagnarla, ignorando completamente l’esistenza di Quel Luogo.
Mi recai con grande rispetto, ma onestamente, era tutto molto lontano dallo stile di vita che avevo, e soprattutto da ciò che avrei voluto dal mondo. Quello stesso giorno mi presentarono per la prima volta Samuele ed Anna.
Non ho mai avuto l’occasione di incontrare personalmente Maria Giuseppina, quando arrivai, Lei era già salita al Cielo.
Ma ho conosciuto Samuele, e attraverso Lui l’ho amata, amata, amata, con tutto il mio cuore.
Da Lui mi sono sempre sentito compreso, mai giudicato, altresì ho sempre trovato l’affetto, che solo un Padre ed una Madre sanno dare.
Se seguo questo Mistero Divino è quindi grazie a Maria Giuseppina Norcia, Che con il vivo esempio di santità e sacrificio, ci ha portati a Samuele, che prosegue la missione che il Padre ha riservato alla Chiesa di Cristo, la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, sulla quale gli inferi mai prevarranno. È scritto.
Lo devo anche a colei che oggi è la mia sposa, Rita, assieme alla quale mi sono unito dinanzi al Signore il 5 novembre 2017 nel Santuario della Divina Misericordia a Gallinaro, una grazia per la quale la mia riconoscenza non verrà mai meno e non sarà mai abbastanza, dandomi l’opportunità di creare una famiglia, animata da quei valori cristiani di rettitudine, umiltà, sacrificio, santità e obbedienza al Padre che Samuele ed Anna rispecchiano nella totalità.
Delle calunnie, delle menzogne e di quegli individui che hanno svuotato il loro cuore dell’Amore di Dio, riempiendolo di astio, non voglio nemmeno parlare. A loro penserà la Misericordiosa Giustizia di Dio.
Gallinaro, 3 febbraio 2018
Fabrizio Di Gregorio