Lettera aperta di Fabio Bova
Sono Fabio Bova e sono un fedele della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme. Non voglio entrare in merito a quelli che sono i fatti personali delle persone in questione in questo momento ma mi sento di dover esprimere un mio giudizio personale su quello che questo luogo e , con esso, la depositaria di questo mistero e Samuele mi hanno donato.
Ho iniziato a seguire questo cammino per mia scelta e abbracciandolo ho accettato la figura di Giuseppina come guida di questo Mistero di salvezza, voluto dal Padre; nella fattispecie non ho avuto la grazia di conoscerLa personalmente, ma per chi, come me, ha aperto il proprio cuore a questo Mistero non ha fatto altro che ammirare la santità e devozione di questa Santa Donna che ha dedicato la sua vita a Dio, senza mai chiedere nulla in cambio.
Sono venuto a conoscenza della Sua storia e ho compreso che Giuseppina ha atteso per anni un aiuto per questa Sua missione, aiuto promesso che nella persona di Samuele si è rivelato.
Chi crede in questo mistero crede in Giuseppina e chi crede in Giuseppina crede in Samuele, il legame è indissolubile, ma nel dire questo ribadisco, così come più volte ribadito da Samuele, che ognuno di noi è libero di accettare, credere e vivere questo cammino di fede e, in accettazione di ciò, ho il dovere di difendere la mia fede e non perché fedele ma perché uomo libero di scegliere.
Mi dissocio dalle accuse che ho sentito quali “essere una setta” o “obbligati ad inginocchiarci davanti a Samuele” perché mai mi sono sentito obbligato e rinchiuso all’interno di questo “sistema”, piuttosto quella Sua carezza ricevuta e quella Sua stretta di mano hanno dichiaratamente dimostrato fratellanza e apertura verso tutti.
Palermo, 29/01/2018
Fabio Bova