Lettera aperta di Elia Cammarano

 

Mi chiamo Elia e voglio aderire anche io a questa “corona santa” di lettere aperte, aprendo il cuore alla volontà del Padre che ha voluto questo Santo Mistero.

Aprendo il cuore, come quando arrivo davanti alla Culla di Gesù Bambino e vedo quelle manine protese verso di me che sembrano volermi abbracciare, con quel dolce sorriso e quegli occhioni lucidi che sembrano vivi. Aprendo il cuore come quando entro nella Chiesa della Nuova Gerusalemme, voluta dal Padre e preparata per un grande evento: la Salvezza dell’umanità.

In questo Luogo Santo il Padre ci ha chiamati uno ad uno per aiutarLo, collaborando con la preghiera alla conversione delle anime che vagano in un mondo immerso nelle tenebre e donandoci nel tempo esempi di vera cristianità e  vita a Lui dedita: ieri c’era Maria Giuseppina Norcia, oggi continua per volontà del Padre Samuele con la sua sposa Anna.

Vivere questo Luogo Santo ripaga da ogni sforzo e fatica affrontata quotidianamente, nonostante le calunnie di chi giudica e punta il dito senza neanche mai averci messo piede.

Un immenso grazie, non ci sono parole umane per quantificare la riconoscenza verso questo luogo Santo, verso chi, in questa Terra d’Amore, è sempre pronto ad accogliere con affetto, gentilezza e dolcezza, donando un vivo esempio di amore fraterno e invitando a rispettare i dieci comandamenti.

Fonte di Roccadaspide (SA)

Elia Cammarano




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