Lettera aperta dei giovani del salernitano in risposta a Tommaso P.

 

Come fedeli della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme sentiamo la necessità di far giungere la nostra voce a chi, dopo aver tanto ricevuto negli anni, vorrebbe adesso infangare e screditare la Nostra Chiesa e chi oggi la guida: impossibile rimanere in silenzio di fronte a tali accuse, menzogne e calunnie.

Ci siamo avvicinati in tempi e modi diversi a questo Santo Mistero anche grazie alla testimonianza di chi ci ha aiutato e guidato verso la fede in Dio. Una persona che tante parole ha speso sull’autenticità di questo Mistero e che, in molte occasioni, si è erto a difesa della trasparenza e della legalità dell’operato della Chiesa, definendosene testimone oculare a tal punto da affermare che non avrebbe mai tradito, anche a costo di rimanere l’unico fedele.

Tante le occasioni in cui ha sottolineato il legame inscindibile tra Maria Giuseppina e Samuele: impossibile, a dir suo, dividere l’operato dell’una e dell’altro, anche da un punto di vista logico.

Grande il suo amore per Samuele ed Anna, tanto amorevole l’accoglienza ricevuta da farne un vanto, migliaia le parole spese per descriverne l’integrità morale, la rettitudine, la completa dedizione a Dio e alla Sua volontà.

Poi, improvvisamente, un cambio repentino, la stessa foga, lo stesso zelo ma all’inverso, adesso, nel voler distruggere ciò che prima si era tanto osannato. Non si può pugnalare alle spalle una famiglia che ha accolto ed ha amato come ha fatto quella di Samuele ed Anna, andando a colmare lacune della propria famiglia di appartenenza di cui spesso ci si lamentava. Mancanze come quella di genitori non presenti in casa con la conseguente necessità di doversi cucinare da sé, situazioni che un bambino non dovrebbe mai vivere, come quella di seguire di nascosto una madre per vedere dove andava e chi frequentava rimanendo chiusi nel portabagagli di un’auto. Con quale moneta adesso si ripaga la premura di chi ha donato un esempio di famiglia leale e fedele?

Si potrebbe parlare di pura e semplice incoerenza umana, ma qui c’è molto di più e ci si trincera dietro un finto buonismo di chi vorrebbe far aprire gli occhi agli altri.

Oggi parla di anni di soprusi, eppure in quegli stessi anni teneva incontri per trasmettere i sani valori di questo Mistero; se ciò fosse stato vero, perché non allontanarsene immediatamente continuando invece, settimana dopo settimana, a confermarne la veridicità?

Se ora è tanto orgoglioso di essere fuoriuscito da una ‘setta’ (come lui ora la definisce), per quale motivo, fino a tre giorni dal matrimonio civile, ha confermato che tutto sarebbe tornato come prima a chi aveva notato un suo allontanamento?

Se oggi, come vuol fare credere, fosse animato dalla buona volontà e non da spirito di rivalsa, e l’intento fosse veramente quello di voler aiutare chi ancora vive questo Mistero, perché non rivolgersi a noi diretti interessati ma agire subdolamente e vigliaccamente tramite i nostri familiari ed amici che magari nulla sanno, alimentando in loro dubbi e paure?

Se fossero fondate tutte le maldicenze che ora sta diffondendo, il “nostro” campione di coerenza avrebbe avuto il tempo e il coraggio di allontanarsi dalla tastiera e avvertire chi proprio tramite lui ha conosciuto questa Chiesa. E invece no! Mai una chiamata, mai un messaggio per mettere in guardia. Eppure, a quanto pare, il tempo non manca. L’attività di screditare è ora il suo lavoro a tempo pieno. Chissà se riesce ancora a vendere gli aspirapolvere porta a porta?

Ci si organizza con altri in spazi virtuali e fisici (magari davanti a un caffè) per raccontare bufale e menzogne al solo scopo di ritagliarsi un ruolo, per “essere qualcuno”, per ottenere prestigi e privilegi umani a danno di chi ha donato solo amore. Forse l’intento è ben diverso dall’aiutare gli altri. Forse l’obiettivo è stato ed è oggi quello di volersi porre su un piedistallo, arrivando a manipolare nel tempo con estremismi e manie di protagonismo chi l’ha voluto seguire.

È troppo semplice ora distorcere la realtà per far credere a chi nulla sa di essere dalla parte della ragione! Lo si può far credere ad altri ma non a chi l‘ha conosciuto e lo conosce bene. Semplice, per chi prima amava essere in prima fila, dire di credere oggi al pontefice romano che prima era in pubblico da lui stesso presentato come colui che è animato dallo spirito del male. Un plauso alla coerenza!

Per quanto spiazzante e deludente sia stato tutto ciò, dopo quasi un anno di reiterati silenzi si abbia adesso la decenza di tacere, dimostrando coerenza almeno in questo. Ma, per come l’abbiamo conosciuto e ancor meglio lo stiamo conoscendo ora, la coerenza non è mai stata una sua virtù.

Salerno, 29 gennaio 2018

Gian Marco Carbone
Johnny Beato
Stefano Maiese
Mariella Celentano
Giovanna Vitale
Ludovica d’Amato
Giusy Guariniello
Giulia Napoli
Morena Scafuro




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