Lettera aperta di Davide Campiglia

 

Mi chiamo Davide Campiglia, ho diciotto anni e frequento la Piccola Culla del Bambino Gesù sin dalla mia nascita. Se sono qui a scrivere questa lettera lo devo a questo Santo luogo e soprattutto a Maria Giuseppa Norcia, che nei momenti difficili nei quali stavo per perdere la vita, attraverso le sue preghiere, ho ricevuto la grazia di continuare a vivere. Purtroppo è salita fisicamente al Cielo quando ero piccolo, per questo ho qualche vago ricordo del suo volto, che so per certo però che ha sostenuto migliaia di persone oltre che la mia famiglia. Quel volto umile e dolce incarnato ora da Samuele, quel giovane indicato proprio da “Mamma” Giuseppina, che le sarebbe stato d’aiuto e che ora, insieme alla sua famiglia, ci sta guidando per il compimento del progetto del Padre. Grazie all’esempio e agli insegnamenti di quest’uomo, ogni domenica, insieme a tanti altri giovani veniamo formati per camminare sulla retta via della cristianità autentica; gioventù che nel mondo sprofonda in un baratro senza fine. Scrivo per confermare che la mia è stata una scelta che ho preso senza alcun tipo di condizionamento o ricatto. Per questo mi oppongo a tutte le diffamazioni e alle false accuse rivolte contro chi, con amore e umiltà, ci sta portando a Dio.

Latina (LT), 30/01/2018

Campiglia Davide




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