Lettera aperta di Caterina Antonetti
Sono arrivata alla culla di Gesù Bambino nel 1999. Da subito ho avvertito nel cuore una gioia e una pace che non provavo in altri luoghi. Ho avuto la grazia di conoscere e parlare con Maria Giuseppina Norcia, colei che ha accolto il piano divino per la salvezza dell’umanità. Nella sua semplicità e umiltà come una mamma mi ha sempre accolto con un sorriso e mi ha trasmesso tanto amore. Quando è tornata al Padre, lei non ci ha lasciato soli. Ci ha donato Samuele che con la sua sposa Anna e sull’esempio di Maria Giuseppina continua la sua missione con tanto amore, umiltà e sacrificio. Samuele ci esorta a mettere Dio al primo posto, a rispettare i Dieci Comandamenti e a testimoniare con la nostra vita l’appartenenza alla Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme. Qui tutto avviene nella massima libertà e la porta è aperta sia per entrare che per uscire.
Provo dolore nel sentire tante cattiverie e falsità, ingiustamente rivolte a questo luogo e nei confronti di questa famiglia santa. Io sono orgogliosa di appartenere a questa Chiesa e mi considero una cristiana autentica perché ho conosciuto la verità; quella verità che mi fa sentire figlia di Dio.
Fondi, 7 febbraio 2018
Caterina Antonetti