Lettera aperta di Carlo Supino
Frequento la “Piccola Culla del Bambino Gesù” dal 1995.
Nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere e apprezzare la condotta irreprensibile della Sig.ra Maria G. Norcia che con dedizione e semplicità si prestava ad accogliere quel popolo che, accorrendo alla Nuova Gerusalemme, nel frattempo stava crescendo.
Grande è stato l’aiuto morale e spirituale che è stato offerto gratuitamente a me e alla mia famiglia da quella Donna prima e da quel Figlio spirituale poi.
Con la presente intendo testimoniare la perfetta continuità di operato di Samuele Morcia al Progetto di Amore e di Redenzione affidato originariamente a quella bambina di allora sette anni, ma che tramite lui, il “giovane” mandato dal Padre, sarebbe stato portato a compimento.
Questo Mistero si vive nella libertà, e a nessuno è concesso sputare veleno su chi è chiamato a guidare l’Assemblea dei fedeli della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme e su noi tutti, trattati alla stregua di un branco di pusillanimi.
Questo popolo è perfettamente consapevole dei benefici morali e spirituali che trae quotidianamente dal mettere piede in quella Terra Santa e con fierezza testimonia la verità.
Formia (LT), 27 Gennaio 2018
Carlo Supino