Lettera aperta di Carlo Esposito e Giovanna Tuberoso
Dopo aver tanto ricevuto in questa Terra d’amore, sentiamo il bisogno di unirci agli altri fratelli per difendere la famiglia di Samuele Morcia e tutti coloro che insieme a lui con tanti sacrifici si adoperano tutti i giorni per questo grande mistero divino.
Siamo giunti in questa Terra Santa 22 anni fa in un periodo di grande prova, carichi di problemi e affanni al punto di non vedere più nessuna via d’uscita. Davanti ai nostri occhi c’era il buio assoluto, soprattutto a livello spirituale. Abbiamo visto la luce solo dopo aver incontrato Maria Giuseppina Norcia che ci ha fatto sentire subito figli e ci ha amato e fatto conoscere il vero Dio, un Padre buono che si è chinato su di noi e ha permesso che mio marito da ateo si convertisse. È iniziato per noi questo cammino straordinario e di domenica in domenica le grazie scendevano sulla nostra famiglia acquistando sempre di più quella serenità che avevamo perso. La gioia e la gratitudine era immensa.
Nel progetto del Padre c’era anche la venuta di quel giovane che ha sposato Anna, la figlia di Maria Giuseppina, Samuele che noi abbiamo subito accolto e amato perché in lui abbiamo visto l’amore, la fedeltà e la testimonianza verso il Signore che, come Maria Giuseppina, ci insegnava a vivere e a rispettare i 10 comandamenti e diventare cristiani autentici. Il cuore ci portava da lui ogni volta che lo vedevamo.
Non si possono scindere le due cose. Il mistero è UNO, che è iniziato da Maria Giuseppina e prosegue con Samuele, pontefice della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme. Chiesa che difenderà a spada tratta gli insegnamenti di Cristo in quanto nella chiesa di Roma sono stati svenduti.
Ci rivolgiamo a quelle persone che stanno infangando questo mistero e calunniando la persona di Samuele: QUESTO È IL MISTERO DI DIO e non verrà certo fermato da voi che dopo aver tanto ricevuto avete trasformato tutto l’amore in odio e cattiveria pura, scagliandovi contro quelle persone che vi hanno fatto capire come si vive Dio e la vera famiglia. Le vostre calunnie non ci fermeranno perché noi siamo testimoni, abbiamo sentito e visto con i nostri occhi, nessuno ci ha convinto o plagiato, in 22 anni non abbiamo mai riscontrato un’ incoerenza o stonatura, solo amore e la vera unione fraterna.
Il nostro grazie e la nostra immensa gratitudine va a Samuele e alla sua sposa che con amore e grande rispetto per ognuno di noi donano la loro vita per questo mistero d’amore e ci danno l’esempio di famiglia, esempio che tutti dovremmo seguire.
A tutti coloro che non sono mai venuti diciamo: VENITE E VEDETE, toccate con mano, non vi fermate alle calunnie, Gesù Bambino è sceso anche per voi e attende una piccola apertura del vostro cuore per poter entrare e donarvi il regno eterno di pace e di amore promesso dal Signore.
08/02/2018
Carlo Esposito
Giovanna Tuberoso