Lettera aperta di Antonia Iannarelli
Il mio nome è Antonia Iannarelli e come fedele della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme sento di dover dare la mia testimonianza riguardo a ciò che ho vissuto, vivo e che ciascuno può trovare venendo nella piccola Culla.
Sono arrivata in cappellina nel 1997, con varie problematiche familiari ed ero devastata dagli eventi: avevo anche un figlio con una malattia genetica rara e mortale, venuto a mancare dopo 17 anni di sofferenze nel 2010.
Maria Giuseppa Norcia mi ha accolto con un Cuore di Mamma e ha rincuorato, sostenuto, spronato, guidato con saggezza la mia persona e tutta la mia famiglia.
Ho scoperto lo Spirito del Vangelo e l’ubbidienza amorevole ai dieci comandamenti prima con Maria Giuseppa e poi con Samuele. Ella ci ha traghettati verso Samuele affinché fossimo aiutati spiritualmente in questi tempi duri e difficili.
Ora siamo un piccolo resto, ma un resto veramente cristiano, che si è nutrito prima delle parole di Mamma e poi di quelle di Samuele, balsamo per lo spirito e per il corpo.
Troviamo strano sentire accusare questi due innocenti che hanno solo dato e nulla chiesto, essi desiderano solo fare la volontà del Padre.
Invito tutti a venire e visto che ognuno aprendo il cuore ha l’intelletto per poter discernere potrà facilmente comprendere da sé dove sia la Verità.
1 febbraio 2018
Antonia Iannarelli