Lettera aperta di Carla e Giacomo Alù
Visti gli accadimenti di questi ultimi tempi, sentiamo il dovere di fronte a Dio, ai fedeli della nostra Chiesa e a noi stessi, non solo di confermare la nostra fedeltà viva alla “Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme” ma di proclamare con forza che a nessuno, a qualunque livello, è consentito di denigrare, offendere o minimamente mancare di rispetto né a Colei che per noi è Madre (Maria G. Norcia), né a Colui che, oltre ad essere il Pontefice di questa Chiesa , è per noi Fratello (Samuele Morcia).
Costoro ricordino, qualora l’avessero dimenticato, che c’è un “Giudizio Divino” a cui nessuno, né tantomeno loro, potranno sfuggire.
Frequentiamo questa culla da quasi quarant’anni e abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere e vivere Maria G. Norcia e tutta la sua famiglia… anche chi del “Mistero” non ha mai voluto farne parte, chi era infastidito quando i pellegrini, che Mamma e Nonna ricevevano con tanto amore, si presentavano a casa loro e che ora si vorrebbe fare passare come vittima, come qualcuno che è stato allontanato.
Ricordiamo bene quando Mamma, in tempi non sospetti, ci diceva che il Signore Le avrebbe inviato un aiuto…. Questo giovane che Lei ha aspettato per tanto tempo… e che quando è arrivato l’ha sostenuta nei momenti più difficili.
Se veramente si crede in Lei non si può non credere in Lui che proprio Mamma ci ha indicato e al quale ha dato in sposa la propria figlia!
Ci addolora profondamente tutto quanto sta accadendo; per questa sofferenza gratuita, inflitta da parte di chi, dopo essere stato componente della famiglia, ora infierisce e trafigge quei cuori per seguire qualcuno che finché si è trattato di apparire accettava tutto del “Mistero” ma poi, per invidia e bramosia di potere, ha fatto scelte diverse. E’ bene che sappiano che questo è un “Mistero Divino”, che qui si fa la volontà del Padre… a volte costa sacrificio e sofferenza, a volte non coincide con quello che si desidera ma è qui che si vede la vera fede e l’amore incondizionato a Dio.
Se si amano gli allori, se si pensa di poter ottenere con accordi e compromessi si è sbagliato Chiesa… allora si sta bene dove ci si trova ora… dove “l’inciucio” e la menzogna sono di casa.
Se veramente si vuole bene ai propri genitori, al fratello, alla sorella, se veramente si ha a cuore l’unione… non si scrivono tante falsità e cattiverie.
C’è una domanda che ci poniamo: “Si accusa tanto “Uno” di essere stato l’artefice della divisione della propria famiglia, ma, ai fatti, l’unica persona che ha veramente diviso, è colei che oggi accusa, perché il resto della sua famiglia è lì, alla Culla, insieme a tutti quanti noi.
E per il bene che vogliamo a tutti loro, oggi gli dichiariamo tutto l’affetto, tutto l’amore di cui siamo capaci, per cercare di consolare almeno un pochino, quei cuori che vengono trafitti da ogni parola, da ogni cattiveria, da ogni ingiusta accusa, scritta da chi, avrebbe solo dovuto amarli ma, per interessi personali ha fatto scelte diverse.
Mamma… questo lo diciamo a Te, che tanto hai fatto per ciascuno di noi, che tanto amore ci hai donato, ci dispiace tanto Mamma!!! Ci dispiace tanto per tutti voi!
Vi vogliamo bene!!
Formia, 27 gennaio 2018
Carla e Giacomo Alù