Lettera aperta di Angela Cavezza
Mi chiamo Angela Cavezza e sono un fedele della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, desidero unirmi ai miei fratelli nella preghiera e nella difesa di questa famiglia a me tanto cara. A fronte di tutte le calunnie e le menzogne che si perpetuano sui social e non solo, vorrei dare la mia personale testimonianza.
Non ho conosciuto personalmente la donna di Dio, Maria Giuseppa Norcia ma, non mi è certo mancato il suo vivo esempio in colui che oggi ci guida, Samuele Morcia. In lui, nella sua sposa Anna, e in tutta la famiglia, vi è sincerità, umiltà, dolcezza, determinazione e fede propri a Giuseppina, che tutta si è donata per amore di Dio e la realizzazione del “progetto di amore e redenzione” affidatole dal Padre.
Sin da quando sono arrivata in quest’isola d’amore (come la chiama il Signore, luogo in cui è preservata la purezza della fede), mi sono innamorata della pace, della serenità avvertita, assieme a un desiderio sempre crescente di volervi ritornare ancora e ancora. E’ cresciuto in me il desiderio di voler conoscere il Padre, di volerlo amare proprio come ha fatto colei che oggi considero una mamma spirituale, e con sorriso e gioia nel cuore ho proseguito liberamente il cammino della fede. Quella fede, che ti alzi al mattino e non vedi l’ora di praticare “la cristianità autentica”.
Ho visto e ricevuto molte grazie, miracoli che mi accompagnano e aiutano a rispettare gli insegnamenti di Gesù e Maria, i dieci comandamenti e quell’ordine santo che vede prevalere su tutto il bene primario della vita di ogni uomo: Dio.
Certo, la mia vita è cambiata dal giorno in cui ho incrociato gli occhi di Gesù Bambino, ho cominciato a vivere la fede, a desiderare di essere retta, generosa, umile e obbediente alla volontà del Padre, come vedo in quegli esempi di fedeltà autentica.
Questi sono i valori sani e questa è la pace che sento nel cuore e vivo nella mia vita, ed è ciò che il Signore può fare a chi con buona volontà gli dona il proprio “si, ti amo Gesù”, come diceva quella mamma “fai di me quel che piace a te”. Infondo si sa, che, la fede è un fatto di cuore e di volontà, e se ciò non c’è, è difficile da comprendere.
Per cui tutti coloro che non vogliono rinunciare alla propria vita, per ritrovarla in “Cristo, via, verità e vita”, non assaporeranno le delizie celesti, né riconosceranno il gran dono del Padre che vive nell’opera sua.
Voglio concludere dicendo, tuttavia, nessuna calunnia e menzogna potrà fermare ciò ch’è da Dio, ed è certo che questo mistero d’amore lo è, in quanto è il Signore ad indicare il modo per poter riconoscere se l’albero è buono: “grazie ai suoi frutti”. E qui, ho potuto riscontrare solo frutti d’amore puro, veritiero.
Mi unisco ancora in preghiera ai miei fratelli affinché sia fatta giustizia e il Padre possa avanzare nella sua azione di smascheramento del male. Ringrazio Dio per avermi chiamata a viverlo, a vivere questa famiglia d’amore, e di avermi donato ancora una volta la vita.
Cimitile(NA) 03/02/2018
Cavezza Angela