Lettera aperta di Adelaide Carista
A seguito di tutte le calunnie che si stanno diffondendo in questi giorni sento anch’io la necessità di scrivere a difesa di tutto ciò. Sono una ragazza di 20 anni, che da 13 anni ormai vive intensamente la Culla di Gesù Bambino. Da sempre la mia famiglia mi ha educata seguendo gli insegnamenti di Dio e se c’è una cosa che ho imparato in questi anni è la libertà che Dio lascia ai suoi figli. Nonostante avessi 7 anni quando ho messo piede in questo luogo, liberamente ho scelto e scelgo ogni giorno di continuare a vivere questo cammino, pieno di quell’amore che solo in questo luogo santo sono riuscita a trovare. Avere avuto la grazia di conoscere Maria G. Norcia, colei che con il suo “Si” ha dato inizio al piano di amore e di redenzione voluto dal Padre, mi porta a riflettere sulle calunnie che si stanno gettando verso questa Terra d’Amore. Anche un suo semplice sorriso invadeva d’amore l’intera valle. Personalmente penso che “Non cada foglia in questo luogo se non sia voluta da Dio Padre” e così LUI ha voluto che il figlio spirituale di Maria G. Norcia, ossia M. Samuele Morcia, portasse avanti il Suo disegno su questa Terra. Separare le loro figure è impossibile, in quanto l’una è la sostanza dell’altro. Vivere in rettitudine, come un cristiano autentico è portato a fare, significa essere consapevoli di quanto le maldicenze non siano proprie di un figlio di Dio. Mi è stato insegnato che l’arma più forte a noi donata è la preghiera, dunque non ci resta che unire i nostri cuori e pregare affinché la difesa sia forte contro tutti coloro che vogliono screditare questo Luogo Santo. A conferma di come la storia si ripeta sempre, così come Giuda fece un tempo, anche adesso sono proprio coloro che maggiormente erano vicini a questa famiglia santa a screditare questo luogo nonostante le immense perle ricevute. Ma si sa che fine nefasta attende tutti coloro che “gettano le perle ai porci”. Dunque non possiamo che seguire il corso degli eventi che, come allora, segnerà la nostra vittoria e la loro fine.
Palermo, 5 Febbraio 2018
Adelaide Carista