Lettera aperta di Giusy Passarelli

 

Come molti giovani della mia età, ho avuto il PRIVILEGIO di vivere la Culla di Gesù Bambino già dalla mia infanzia. Sono passati 21 anni da quando a 7 anni, con mia madre, mettevo piede per la prima volta in questa Terra d’Amore, un luogo UNICO al mondo. Unico perché concepito dal Padre come IL luogo del ritorno di Suo Figlio. È stato un onore senza pari crescere in quest’Isola di  Pace avendo come modello quei valori di generosità, bontà, umiltà e rettitudine di cui MARIA GIUSEPPA NORCIA, il nostro Pontefice SAMUELE MARIO MORCIA e la loro famiglia ne erano e sono l’esempio. Mi indigna profondamente sapere e sentire di persone che, calunniando e servendosi delle più vili menzogne, cercano di infangare le persone e l’operato di questa famiglia a me molto cara.

In quanto membro dell’Assemblea dei fedeli della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme e nel pienissimo possesso della mia libertà e facoltà mentali scelgo, come i miei fratelli, di ergermi a difesa della Verità che (SOLO) in questa Chiesa ha dimora. Vorrei dire a quelle persone che fino a pochi mesi fa consideravano un motivo di “vanto” l’appartenenza alla famiglia del nostro Pontefice che forse, di questo grande Mistero di Dio, non c’hanno mai capito niente.. il Padre ha posato il suo sguardo su quell’umile Ancella che, senza farsi troppe domande, ha messo la sua vita come uno strumento nelle mani di DIO: a Lei il Signore ha rivelato i suoi Misteri e il suo grande Progetto d’Amore per tutti gli uomini di buona volontà promettendole, inoltre, l’arrivo di un giovane che le sarebbe stato d’appoggio. Tutto ciò che è avvenuto ed è stato realizzato in questa Culla è stato per VOLERE DIVINO. Pensate, dunque, che il Signore per caso si sia “dimenticato” di avvertire Giuseppina che Samuele Morcia non era la persona giusta alla quale affidare la guida di questo Mistero? Io non penso proprio.  Negare, quindi, la figliolanza spirituale di Samuele Morcia significherebbe non credere a MARIA GIUSEPPA NORCIA e, di conseguenza, nel Mistero. Chi non crede in Samuele oggi, non credeva neppure a Giuseppina ieri.

Ci viene detto che la nostra partecipazione a questa Chiesa è paragonabile a quella di tanti automi o, peggio ancora, a quella di “pecoroni” vittime di chissà che plagio. E in cosa consisterebbe questo plagio?  In qualcuno che, con il suo esempio di vita, ci indirizza al rispetto dei 10 comandamenti  e agli insegnamenti di Cristo e di Maria?

Mi auguro che un giorno non lontano arriviate a pentirvi amaramente di tutte le calunnie e maldicenze che continuate imperterriti a proferire perché, che lo vogliate o no, la Storia di Dio è già stata scritta .. e dubito che alla fine sarete voi a festeggiare.

Latina, 31 gennaio 2018

Giusy Passarelli

 




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