Editoriale: Il processo è irreversibile
IL PROCESSO È IRREVERSIBILE
Bergoglio è stato il più grande flagello di Dio, colui che, insieme a coloro che hanno tramato per farlo eleggere, ha agito per distruggere il sentimento religioso autentico di tanti piccoli e umili che si sono fidati e affidati al suo abito e a tutto ciò che quell’abito per tanti secoli ha rappresentato. Il nemico di Dio è riuscito ad entrare dove mai lo si sarebbe dovuto far entrare. Ma è entrato. E in modo irreparabile l’abominio della desolazione, come annunciato da Gesù, è entrato nel Luogo Santo, costringendo i veri adoratori di Cristo ad uscire da Babilonia per non essere associati ai suoi errori e subire le conseguenze dell’Ira di Dio.
Papa Ratzinger ha sbagliato. Un cedimento umano, una umana debolezza (umanamente comprensibile) ma che ha avuto conseguenze devastanti. Benedetto XVI amava Gesù e ha fatto di tutto per farlo amare dal popolo di Dio. Non è riuscito a reggere l’urto dei lupi famelici che già intravedeva nel momento della sua elezione e per cui aveva chiesto preghiera. Avrebbe voluto eliminare la sporcizia e il marcio della Chiesa, come denunciato nell’ultima Via Crucis del venerdì santo del 2005, ma non ha retto alle pressioni di chi, con l’inganno e con la violenza, lo ha voluto scansare. E così facendo ha aperto le porte al flagello di Dio e a tutti coloro che con cura e inganno avevano preparato la sua elezione per scardinare dall’interno la Chiesa di Cristo.
Costoro però non hanno fatto bene i loro conti. Hanno potuto scardinare un cortile, della Chiesa di Cristo, quello dei sacerdoti e dei benpensanti, tutti travolti dalla loro azione. Ma non hanno potuto travolgere lo Spirito Santo, che ha rotto l’Alleanza con chi ha abiurato la vera fede, divenendo apostata per far apostatare dalla vera fede tutti coloro che, fidandosi e affidandosi, sono stati traviati dai loro insegnamenti.
Senza lo Spirito Santo nessuno potrà essere e far essere in comunione con Cristo. Questo processo è irreversibile e nessun uomo ora potrà cambiare il corso delle cose.
Il nuovo romano pontefice potrà anche unire tra loro gli uomini, cercando di mediare e di fare repentinamente inversione di marcia e di pensiero rispetto al pensiero (pubblicamente fatto proprio) di chi lo ha consacrato (nel nome di quale spirito?) prima vescovo e poi cardinale.
Solo chi gode della comunione con lo Spirito Santo potrà veramente parlare e agire nel nome di Dio. E come sempre dai frutti tutto sarà riconosciuto. Tempo al tempo. Questo è il tempo per tanti dell’umano sollievo, dell’umano entusiasmo, solo per alcune parole pronunciate che sembrano voler riportare tutto sui binari della vera fede. Ma anche questo dovrebbe far riflettere. Quelle parole erano pronte e preparate. Tutto era stato per tempo ben preparato, altro che Spirito Santo.
Solo chi crede in Cristo come unico Salvatore si salverà. Nessun compromesso rispetto a chi professa altre religioni o pensieri religiosi: fuori da Cristo non vi è salvezza. Nessun compromesso o tolleranza o ringraziamento o continuità verso chi bestemmia lo Spirito Santo: chi bestemmia lo Spirito Santo non potrà essere perdonato. Questa è Parola di Dio e nessuno la potrà cambiare.
Il Padre ha fatto la sua scelta, irreversibile. Ha scelto di rompere la Sua Alleanza con una chiesa che ha tradito volontariamente il suo Spirito, nonostante gli appelli innumerevoli della Madre Santa fatti per tempo e nel tempo (Fatima e Akita docet) per inviare nuovamente suo Figlio dal Cielo e instaurare la Nuova Gerusalemme, suo Regno in Terra, per accogliere tutti coloro che vogliono rimanere cristiani autentici in Cristo e in Maria. Ecco quel piccolo resto della cattolicità che vive e farà vivere tutti coloro che lo vorranno in Colui che salva.
Nuovamente si è invocata la pace urbi et orbi. Se chi lo ha fatto è in comunione con Cristo, le guerre si spegneranno e si attenueranno. Diversamente le sommosse aumenteranno in più e più paesi. E anche questo sarà un segno dei tempi, così come è stato durante il pontificato del suo predecessore. Chi non vorrà vedere, mai vedrà e tutto scuserà. Ma dai frutti si riconoscerà l’albero e la sua natura, non dalle parole o dall’apparenza. Chi è menzognero e infingardo tale rimarrà. Tempo al tempo e i frutti manifesteranno la natura di ogni albero e di ogni vigna.
Maria, la Madre della cristianità, sempre soccorrerà i suoi figli che a Lei si affidano e si consacrano con sincerità di cuore. Tanti possano proclamare: “Ave Maria”. Chi lo fa con il cuore e chi con opportunità, per conquistare i cuori altrui. Maria si è manifestata nella storia e manifesterà dove il Suo Cuore Immacolato dimora. Tanti luoghi in cui la Madre Santa è apparsa si spegneranno per manifestare al mondo di buona volontà dove Dio dimora, dove Dio ha posto il suo Faro di Luce, unico Faro di riconoscimento dell’Amore di Dio, che è Cristo e Maria.
10 Maggio 2025
Difendiamo la Verità