Bergoglio e Robin Hood
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“Città del Vaticano – In Vaticano si sgretola il principio della proprietà privata anche se non è ovviamente il collettivismo di stampo socialista ad avere suggerito a Papa Francesco il nuovo Motu Proprio sul “diritto nativo” che chiarisce la natura pubblica ecclesiastica dei beni acquisiti dagli enti della Santa Sede. «I beni immobili e mobili hanno destinazione universale e le istituzioni e gli enti che li hanno acquisiti o che li abbiano intestati ne sono affidatari, non privati proprietari, avendo agito e dovendo sempre agire in nome e sotto l’autorità del Papa». E ancora: «Nessuna Istituzione o Ente può pertanto reclamare la sua privata ed esclusiva proprietà o titolarità dei beni della Santa Sede, avendo sempre agito e dovendo sempre agire in nome, per conto e per le finalità di questa nel suo complesso, intesa come persona morale unitaria, solo rappresentandola ove richiesto e consentito negli ordinamenti civili». […]” (Il Messaggero, 23 febbraio 2023)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Guai a coloro che fanno decreti iniqui e scrivono in fretta sentenze oppressive, per negare la giustizia ai miseri e per frodare del diritto i poveri del mio popolo, per fare delle vedove la loro preda e per spogliare gli orfani. Ma che farete nel giorno del castigo, quando da lontano sopraggiungerà la rovina? A chi ricorrerete per protezione?” (Is 10,1-3)
“E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore. […]Qui ci vuole una mente che abbia saggezza. Le sette teste sono i sette colli sui quali è seduta la donna; e sono anche sette re.” (Ap 17,6; 17.9)
“Guai, guai, immensa città, tutta ammantata di bisso, di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle!” (Ap 18,16)
“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre” (Lc 1, 49-55)
C) Commento:
Con un nuovo decreto, un colpo di mano chiamato “motu proprio”, Bergoglio toglie ai suoi per prendere per sé, applicando la sua misericordia verso quegli enti e istituti ecclesiastici che da ora in avanti dovranno cedere a Roma tutto ciò che nel tempo hanno ricevuto e, in alcuni casi, risparmiato. Bergoglio, nei fatti, li ha spogliati di ogni bene, perché in nome della “madre chiesa” nessuno è più proprietario di alcunché. Ora Roma ha bisogno di soldi. Mantenere il lusso e coprire gli sprechi costa. I conti languono, la voragine finanziaria aumenta e le inchieste della magistratura avanzano. Quindi servono soldi. Oltre agli ignari (per quanto ancora?) fedeli che continuano ingenuamente ad alimentare un sistema per nulla trasparente donando il proprio obolo, Bergoglio prende tutto ciò che può “misericordiando” chi (in teoria) gli è fratello e sorella. Come? Spogliandoli di ogni bene. Togliendogli tutto, per farli divenire proprietari di nulla.
Bergoglio e Robin Hood. Robin Hood toglieva ai ricchi per dare ai poveri. Per molti è stato un eroe. Per altri è stato un ladro. Bergoglio toglie ai fratelli per prendere per sé e per la chiesa di Roma. Ma Bergoglio agisce nella piena legalità del suo diritto, perché Bergoglio non è povero: è il Re, Sovrano del suo Stato, di cui può disporre come vuole. E come sovrano, nella sua misericordia agisce per il bene della sua chiesa che dimora sulla città dei sette colli. La leggenda di Robin Hood insegna che per il mondo non sempre è facile distinguere tra chi è ladro e chi è veramente eroe.
Così come, in questi tempi duri e difficili, l’attualità ci insegna che tanti cristiani non si riconoscono più in questa nuova chiesa di Bergoglio, che per tanti da madre è divenuta matrigna dei suoi figli.
È per questo che tanti hanno trovato la vera Madre Chiesa in Maria Nuova Gerusalemme, la Chiesa che è in comunione con il Cuore del Padre che stenderà il suo braccio per liberare i poveri in spirito dai lacci e dalle catene, per rovesciare i potenti dai troni e rimandare i ricchi a mani vuote, per innalzare gli umili e i piccoli, che non dovranno essere più obbligati a dare con la forza dell’autorità ma, nella libertà, daranno se vorranno, per come potranno, gratuitamente e con amore, perché quando gratuitamente si riceve, gratuitamente, con gioia, si dà. Questo ha insegnato Gesù.