La croce è uno scandalo
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“«… la croce è uno scandalo; che Dio si sia fatto uomo» è «un altro scandalo» e si lascia da parte” (Omelia, Casa Santa Marta, 9 giugno 2015)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo” (Gal 6,14)
“E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini” (1Cor 1,22-25)
C) Commento:
Per Bergoglio la croce non è motivo di vanto, come dice San Paolo e come pensano e credono tutti i cristiani autentici, che hanno fatto della croce il simbolo della propria identità. Per Bergoglio la croce è motivo di scandalo, così come pensavano gli ebrei che hanno messo in croce Gesù.
Lo Spirito Santo non è in Bergoglio quando egli dice che la croce è motivo di scandalo. San Paolo, animato dallo Spirito Santo, afferma l’esatto contrario. Quindi in Bergoglio non vi è lo stesso Spirito che era in San Paolo (lo Spirito Santo) ma un altro spirito, che non è santo.