“Cristo ha sperimentato gli inferi”

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

(…) Davvero il regno di Gesù non è di questo mondo (cfr Gv 18,36); ma proprio in esso, ci dice l’Apostolo Paolo nella seconda lettura, troviamo la redenzione e il perdono (cfr Col 1,13-14). Perché la grandezza del suo regno non è la potenza secondo il mondo, ma l’amore di Dio, un amore capace di raggiungere e risanare ogni cosa. Per questo amore Cristo si è abbassato fino a noi, ha abitato la nostra miseria umana, ha provato la nostra condizione più infima: l’ingiustizia, il tradimento, l’abbandono; ha sperimentato la morte, il sepolcro, gli inferi. In questo modo il nostro Re si è spinto fino ai confini dell’universo per abbracciare e salvare ogni vivente. (…) Dio, appena gliene diamo la possibilità, si ricorda di noi. Egli è pronto a cancellare completamente e per sempre il peccato, perché la sua memoria non registra il male fatto e non tiene sempre conto dei torti subiti, come la nostra. Dio non ha memoria del peccato, ma di noi, di ciascuno di noi, suoi figli amati. E crede che è sempre possibile ricominciare, rialzarsi. (…)” (Omelia, Chiusura del Giubileo della Misericordia, Solennità di Cristo Re, 20 novembre 2016)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è dato pervoi; fate questo in memoria di me”” (Lc 22,19)

Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli e li ammonisci ricordando loro i propri peccati” (Sap 12,2)

Egli però ricorda loro l’iniquità per cui saranno catturati. Perciò dice il Signore: “Poiché voi avete fatto ricordare le vostre iniquità, rendendo manifeste le vostre trasgressioni e palesi i vostri peccati in tutto il vostro modo di agire, poiché ve ne vantate, voi resterete presi al laccio”” (Ez 21,28-29)

Uscite, popolo mio, da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli. Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità” (Ap 18,4-5)

 

C) Commento:

Bergoglio bestemmia Cristo. Affermare che Cristo ha sperimentato gli inferi equivale a bestemmiare Cristo. Mai un vero cristiano può affermare che Cristo ha “sperimentato” l’inferno. Solo i peccatori possono vivere l’inferno, non Cristo che ha donato la propria vita per salvare coloro che credono in Lui.

Nella solennità di Cristo Re Bergoglio ha bestemmiato Cristo in modo solenne.

Un’altra affermazione eretica di Bergoglio è quella secondo la quale “Dio non ha memoria del peccato”. Come può Dio non avere memoria del peccato? Cristo, l’Agnello di Dio, ha riscattato i peccati del mondo donando la Sua Vita. La Sua memoria è viva, come viva deve essere la memoria dei figli di Cristo, che devono fare memoria e attualizzare ogni istante della Vita di Cristo. “Fate questo in memoria di Me”, disse Gesù ai Suoi Amici nell’ultima Cena.

Bergoglio, con i suoi insegnamenti, devia i cuori e le menti dal vero cristianesimo, dai veri insegnamenti cristiani insegnati da Gesù. Lo spirito che anima Bergoglio è uno spirito anti-cristiano e opposto a Cristo e ai Suoi insegnamenti autentici.




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