Lettera aperta di Silvana Verola

 

Mi chiamo Silvana Verola ed ho 45 anni. Sono venticinque anni che vengo alla Culla del Bambino Gesù di Gallinaro. Dal giorno in cui ho messo piede in questo luogo Santo, la mia vita è migliorata sotto ogni aspetto. La mia fede è cresciuta, ho riscoperto l’amore per il santo rosario ed il valore dei dieci comandamenti che mi impegno a rispettare quotidianamente.

Ho avuto il privilegio di conoscere Maria Giuseppina Norcia che come tutti alla Culla amiamo chiamare “Mamma”, perché come tale ci ha accolti. Una donna semplice e timorata di Dio a cui mai è mancato un sorriso per coloro che le si avvicinavano provati dalle vicende della vita. Esempio fedele di autentica cristianità, ci ha insegnato ad amare Dio e la Mamma Celeste. Ella mi ha sempre invitata alla preghiera ed è a Lei che devo il mio “Si” a questo grande Mistero,… Cammino d’Amore. Mistero che prosegue oggi con quel giovane, Samuele, con il quale rinnovo il mio “Si”.

Spesso “Mamma” ci parlava di questo giovane, che un giorno sarebbe arrivato alla Culla e che le sarebbe stato di aiuto, continuando la sua opera come preannunciato da Gesù. Segno inequivocabile di continuità tra ciò che era prima con Lei e ciò che ora è. Spesso ci invitava a parlare con lui, quel “figlio spirituale”, che oggi fratello tra fratelli, ci accoglie con quello stesso sorriso che trasmette amore, dolcezza e speranza ad ogni cuore.

Io, in qualità di figlia di Dio ed appartenente a questo Mistero di Salvezza Universale, sono onorata di far parte della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme e sento il dovere, per amore e lealtà verso questo fratello santo, di difenderlo, e con lui il Mistero. Uomo giusto, equilibrato ed esempio di vita. Per questo, rispondo a quelle persone che facevano parte del Mistero, che non accettando Samuele, hanno rinnegato tutto ciò in cui dicevano di credere e hanno infangato il suo buon nome, calunniato e pronunciato ogni sorta di menzogna versando su di lui, sulla sua famiglia e su “Mamma” veleno gratuito. Di conseguenza, queste persone non hanno mai amato veramente il Mistero e neppure “Mamma”.

Nella libertà continuerò ad amare e a difendere sia il Mistero, sia Samuele. Mi auguro che coloro i quali leggeranno questa mia lettera, non credano alle maldicenze proferite da tanti che sono contrari al Mistero o che parlano per “sentito dire”, ma che decidano con il cuore una volta arrivati alla Culla.

Qui, ciascuno è libero di credere o di non credere, di restare o di andare, senza imposizioni di alcun tipo purché nel rispetto reciproco.

Desidero in fine ringraziare Samuele, la sua famiglia ed i ministri, grazie ai quali il Mistero di Salvezza ancora oggi è.

Casoria (Na), lì 31/01/2018.

Silvana Verola




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