Lettera aperta di Emanuele Verrengia e Roberta Sangiorgio
Con la presente io e mia moglie vogliamo unirci a tutto il Corpo Mistico della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, per difendere il Mistero di Gesù Bambino dalle calunnie e dalle falsità che in questi giorni si stanno diffondendo in maniera assurda e spropositata.
Abbiamo iniziato il cammino alla Culla di Gesù Bambino come fidanzati nel 2006 e ad oggi Lo viviamo insieme come famiglia.
Siamo testimoni dell’autenticità e soprattutto della continuità del Mistero vissuto prima con Maria Giuseppina Norcia ed oggi con Samuele.
Possiamo dunque testimoniare la semplicità, la dolcezza e l’umiltà di Maria Giuseppina Norcia, di Samuele e di sua moglie Anna in quanto sono stati, sono e saranno l’esempio che seguiremo nel vivere la nostra quotidianità mettendo in pratica gli insegnamenti di Cristo.
Non sempre le scelte di Fede vengono condivise dalla persone a te più vicine, ma con il loro esempio abbiamo imparato a vivere nell’equilibrio ed umiltà tali situazioni senza mai rinnegare Cristo ma ponendoLo sempre al di sopra di tutto.
A tutti coloro che ora vogliono, per interessi personali, denigrare il presente ritenendo buono solo il passato noi diciamo che sono in grave e malevole errore. Contrariamente a loro noi vogliamo esprimere con fierezza la nostra libera scelta di appartenere alla Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme e con orgoglio difendere la Verità di chi guidava il Mistero prima e di chi, seguendo le stesse orme, continua con perfetta coerenza a fare oggi la volontà del Padre.
Cellole, 26 gennaio 2018
Emanuele Verrengia Roberta Sangiorgio