L’ipocrisia del Vaticano sui migranti: gli altri devono accoglierli, ma chi entra illegalmente in Vaticano viene arrestato

 

A) Testo dell’articolo:

Anche il Vaticano «difende» i suoi confini. E lo fa con un decreto del 19 dicembre stabilendo la pena da 1 a 4 anni e la multa da 10mila a 25mila euro per «chiunque fa ingresso nel territorio dello Stato della Città del Vaticano con violenza, minaccia o inganno». Il comma 2 dell’articolo 1 del decreto, entra nei dettagli specificando che «si considera verificatosi con inganno l’ingresso avvenuto con elusione fraudolenta dei sistemi di sicurezza e di protezione dello Stato ovvero sottraendosi ai controlli di frontiera». Soprattutto per l’ultima parte sui controlli di frontiera è esattamente quello che fanno i migranti illegali quando arrivano a piedi dalla rotta balcanica. E pure quelli che si imbarcano dalla Tunisia e dalla Libia sbarcando senza permesso e spesso senza alcun documento sulle coste italiane, per di più dopo aver pagato i trafficanti. Papa Francesco, però, li difende tutti predicando la politica della porte aperte e dell’accoglienza ad oltranza ma, nuovo decreto alla mano, se un migrante cercasse di entrate nello Stato del Vaticano dovrebbe venire arrestato o comunque pesantemente perseguito con procedimento giudiziario e multa. L’articolo 6 prevede per l’ingresso con violenza, minaccia, o inganno «l’arresto di chiunque è colto in flagranza di reato». (…)
(Il Giornale, 12 Gennaio 2025)

 

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” (Mt 5,37)

[Gli scribi e i farisei] Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito” (Mt 23,4)

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza” (Mt 23,25)

 

 

 

C) Commento:

L’ipocrisia è insopportabile. Il pontefice romano e i vertici della Chiesa di Roma predicano l’accoglienza, purché l’accoglienza degli immigrati sia praticata dagli altri nei loro Paesi. Ma quando il problema arriva dentro il Vaticano, l’atteggiamento cambia e l’accoglienza a “todos, todos, todos” diventa arresto. Infatti, con il nuovo decreto emanato di recente dal Vaticano se un immigrato entra illegalmente in Vaticano rischia l’arresto.

Questa è la politica dei due pesi e due misure che anima coloro che predicano in un modo ma fanno il contrario. Quindi gli immigrati vanno accolti ma non a casa propria (“not in my back yard”).

Gesù ci ha insegnato ad essere coerenti. Gesù ci ha insegnato il “sì, sì” e il “no, no”, a differenza del modo di agire di Bergoglio che si contraddice in continuazione (cfr. L’alleanza con il popolo ebraico è abrogata “sì, sì” o “no, no”?, L’ipocrisia di Bergoglio su famiglia e matrimonio; L’ipocrisia di Bergoglio sull’accoglienza dei migranti e dei poveri. Da una parte dice che si deve “accogliere chi puzza”, dall’altra li caccia perché la puzza è arrivata a casa sua. Tre giorni dopo, senza vergogna, persevera, invitando “gli altri” Paesi europei all’ “accoglienza”.; L’ipocrisia di Bergoglio sui genitori che litigano: “Quando litigano, i bambini soffrono”. Ma in precedenza aveva detto: “Litigate quanto volete” e “lasciate volare i piatti”, etc.).

Chi vuole portare avanti un insegnamento, anche sociale, deve essere coerente e credibile, e dare per primo l’esempio; diversamente si diventa ipocriti.

 

 

 




Link vai su

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Per maggiori informazioni.

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi