“Frociaggine” – Bergoglio al seminarista gay: “Vai avanti con la tua vocazione”

 

A) Testo dell’articolo:

Papa Francesco è finito al centro delle critiche per le sue frasi contro gli omosessuali, il Pontefice ha parlato di “frociaggine” e di “troppe checche” nei seminari. Proprio dopo aver sentito queste parole, Lorenzo, un 22enne gay e aspirante sacerdote, ha deciso di scrivere una lettera al Papa per chiedergli una spiegazione e la risposta di Francesco – riporta Il Messaggero – è arrivata. Il giovane seminarista la commenta così: “Le sue parole mi danno speranza, voglio fare il sacerdote”. Il Papa ha scritto di suo pugno una lettera a Lorenzo: “Caro, sei uno dei tanti semi della vigna del Signore. Gesù chiama tutti, vai avanti con la tua vocazione“. “Fui escluso dal seminario perché dissi di essere gay“, raccontò sul Messaggero il ragazzo. Il 28 maggio ha scritto una mail, tre pagine in cui ha aperto il suo cuore al Santo Padre, parlato della sua vita, della sua vocazione forte, delle porte in faccia ricevute. Il primo giugno inaspettata la risposta del Pontefice: “Mi ha colpito – ha scritto Il Papa a Lorenzo – una tua espressione: “Clericalismo tossico ed elettivo”: ed è vero! Tu sai che il clericalismo è una peste? è una brutta “mondanità”, e come dice un grande teologo: “La mondanità è il peggio che può accadere alla Chiesa, peggio ancora che l’epoca dei Papi concubinari”
(Affaritaliani.it, 3 Giugno 2024)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” (Mt 5,37)

Né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio” (1Cor 6,10)

Similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento” (Rm 1,27)

 

C) Commento:

Dopo aver detto che nella chiesa vi è “troppa aria di frociaggine” (cfr. Bergoglio e la “frociaggine”) e parlato delle “checche, anche semi orientate” alle quali è permesso l’accesso al seminario (cfr. Bergoglio, la “frociaggine” e ora “le checche”), il romano pontefice capovolge nuovamente il suo insegnamento invitando un seminarista escluso dal seminario (perché dichiaratosi gay) ad andare avanti con la sua “vocazione”.

Gesù insegna ai suoi discepoli ad essere chiari e coerenti nell’insegnare la dottrina cristiana: “ Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”.

Ma ancora una volta il romano pontefice si erge a maestro del “sì, no” e del “no, sì”, manifestando quel “di più che viene dal maligno” di cui ci parla Gesù (cfr. L’alleanza con il popolo ebraico è abrogata “sì, sì” o “no, no”?; L’ipocrisia e l’eresia di Bergoglio sulla teoria del gender, gay e “trans”; Bergoglio: I genitori non condannino i figli gay; Sulla croce Gesù “si è fatto diavolo”; La benedizione all’imprenditore e agli omosessuali).

La vocazione sacerdotale è incompatibile con il disordine morale. Ma nessuno (a maggior ragione i sacerdoti, vescovi o pontefice) può mancare di rispetto verso il prossimo, parlando di “frociaggine” o di “checche” in modo dispregiativo, salvo poi cercare di rimediare all’errore con insegnamenti eretici che mortificano gli insegnamenti di Gesù, la dottrina cristiana e la Sacra Scrittura.




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