“Siamo tutti figli di Dio, pertanto fratelli e sorelle”

 

A) Testo del discorso di Prevost:

Sono lieto di porgere saluti d’amicizia ai partecipanti all’incontro interreligioso in Bangladesh. Soprattutto vi auguro la pace che può giungere solo da Dio, una pace che sia «disarmata e disarmante, umile e perseverante» e «che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono» (Prima benedizione «Urbi et Orbi», 8 maggio 2025).
Mi congratulo con gli organizzatori di questo incontro per avere scelto come tema «Promuovere una cultura di armonia tra fratelli e sorelle». Di fatto, questo tema rispecchia lo spirito di apertura fraterna che persone di buona volontà cercano di promuovere con i membri di altre tradizioni religiose. Inoltre, nasce dalla convinzione che la nostra comunità umana sia veramente una cosa sola, in origine e fine sotto Dio (cfr. Concilio Vaticano II, Dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane Nostra aetate, 28 ottobre 1965, n. 1). Siamo tutti suoi figli, e pertanto fratelli e sorelle. Come unica famiglia, condividiamo l’opportunità e la responsabilità di continuare a coltivare una cultura di armonia e di pace. (…)”
(Messaggio ai partecipanti all’incontro interreligioso, Bangladesh, 6-12 settembre 2025)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome.” (Gv 1,12)

Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui.” (1Gv 3,1)

Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello.” (1Gv 3,10)

 

C) Commento:

Prevost prosegue sulla linea di Giovanni XXIII e su quella di Bergoglio (cfr. Bergoglio dice: «Dio è Padre di tutti, di cristiani e di non cristiani. Siamo tutti figli di Dio». E lo spirito dell’anticristo si manifesta sempre più; Bergoglio come Sai Baba. “Noi siamo figli di Dio, tutti… come le dita di una mano: cinque sono le dita”; ), coloro che hanno picconato dall’interno la Chiesa Cattolica, promuovendo il sincretismo religioso che porta la nuova chiesa di Roma a considerare tutte le religioni sullo stesso piano, considerando tutti “figli di Dio” (non solo chi si fa battezzare nel nome di Gesù) e di conseguenza tutti “fratelli e sorelle”.

Solo chi riconosce Gesù come il Figlio di Dio, l’unigenito Salvatore del mondo, può essere considerato “figlio” di Dio. Tutti gli altri, da un punto di vista cristiano, rimangono “creature” di Dio, che devono essere invitate a convertirsi a Gesù Cristo.

Questo è l’insegnamento di Gesù, incarnato da tanti martiri e santi che hanno donato la loro vita affinché tanti, convertendosi, potessero giungere alla vita eterna.

Prevost è in perfetta continuità con Bergoglio. Chi si illudeva che qualcosa potesse cambiare può constatare che il punto più forte della perfetta continuità del loro insegnamento è quello di colpire al cuore il principio cardine della religione cattolica, per porla sullo stesso piano delle altre religioni, svilendo e affossando il primato salvifico di Cristo in nome di un falso ecumenismo ma soprattutto di un nuovo umanesimo, che innalza l’uomo e scarta l’Uomo Dio Gesù.

 

 




Link vai su

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Per maggiori informazioni.

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi