“La Chiesa cattolica riconosce ed apprezza tutto ciò che è ‘vero e santo’ in altre religioni”
A) Testo del discorso di Prevost:
“Pace, Shalom, Salam, (Beybitshilik)!
Invio cordiali saluti a tutti coloro che partecipano all’VIII Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali e Tradizionali, convocato ad Astana con il tema «Dialogo di religioni: sinergia per il futuro». (…)
Questa collaborazione non è una sollecitazione a cancellare le differenze, ma piuttosto un invito ad abbracciare la diversità come fonte di arricchimento reciproco. La Chiesa cattolica, da parte sua, riconosce ed apprezza tutto ciò che è “vero e santo” in altre religioni (Nostra aetate, 28 ottobre 1965, n. 2). Infatti, cerca di promuovere la sinergia autentica portando i doni distinti di ogni tradizione al tavolo dell’incontro, dove ogni fede contribuisce con la sua saggezza unica e la sua compassione al servizio del bene comune. (…)
Più di recente, il Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato nel 2019 ad Abu Dhabi dal mio venerabile predecessore Papa Francesco e dal Grande Imam di AlAzhar Ahmad Al-Tayyeb, ha offerto un chiaro modello di come la sinergia religiosa possa promuovere la pace globale e la coesistenza. (…)”
(Messaggio ai partecipanti all’VIII Congresso dei Leader delle Religioni mondiali e tradizionali, Palazzo dell’Indipendenza di Astana, Kazakhstan, 17-18 settembre 2025)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda -, allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato.” (Mt 24,15-20)
“Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione.” (2Ts 2,3)
C) Commento:
Che cosa altro si deve aggiungere o commentare rispetto alle parole di Prevost che ribadisce e fa suo il documento eretico firmato da Bergoglio e dall’imam ad Abu Dhabi nel 2019 dove formalmente si afferma che in ogni religione risiede la sapiente volontà di Dio? (cfr. “Il pluralismo e le diversità di religione sono una sapiente volontà divina”)
Prevost aggiunge che ogni religione contribuisce con la sua “saggezza unica” al servizio del bene comune. Quindi “sapiente volontà divina” (Bergoglio) e “saggezza unica” (Prevost).
Prevost non solo non ritratta e sconfessa ciò che a parole e in documenti ufficiali ha sancito il suo predecessore Bergoglio, ma avanza e se possibile rincara la dose, affermando ora che “ La Chiesa cattolica, da parte sua, riconosce ed apprezza tutto ciò che è “vero e santo” in altre religioni”, facendo proprio il pensiero di un altro pontefice eretico, che ha aperto la strada alla grande apostasia che Bergoglio ha definitivamente sancito nella Chiesa di Roma.
Ma non doveva essere la Chiesa Cattolica la sola Chiesa in cui si insegna e dimora “ciò che è santo e vero”? La Verità non è più assoluta? Oppure ogni religione può allegramente portare la propria verità?
Veramente ciò che è “vero e santo” non dimora più nella chiesa di Roma, che ha apostatato dalla vera fede per darsi alle favole.