“La Bibbia narra una fraternità che supera i confini etnici del popolo di Dio e che si fonda nella comune umanità”

 

A) Testo del discorso di Prevost:

Good morning to everyone and welcome!
[Buongiorno a tutti e benvenuti!]
Cari fratelli e sorelle, la pace sia con voi!
Vi do il benvenuto e vi ringrazio di essere qui, provenienti da molte parti del mondo, per la terza edizione del World Meeting on Human Fraternity organizzato dalla Basilica di San Pietro, dalla Fondazione Fratelli tutti, dall’Associazione Be Human e dalla Fondazione Saint Peter for Humanity.(…)
Riconoscere che l’altro è un fratello, una sorella, significa liberarci dalla finzione di crederci figli unici e anche dalla logica dei soci, che stanno insieme solo per interesse. Non è soltanto l’interesse a farci vivere insieme. Le grandi tradizioni spirituali e anche la maturazione del pensiero critico ci fanno andare oltre i legami di sangue o etnici, oltre quelle fratellanze che riconoscono solo chi è simile e negano chi è diverso. È interessante che nella Bibbia, come ci ha fatto scoprire l’esegesi scientifica, sono i testi più recenti e più maturi a narrare una fraternità che supera i confini etnici del popolo di Dio e che si fonda nella comune umanità. Lo testimoniano i racconti di creazione e le genealogie: una sola è l’origine dei diversi popoli – anche dei nemici – e la Terra, coi suoi beni, è per tutti, non per alcuni.
Nel cuore dell’Enciclica Fratelli tutti, leggiamo: «C’è un riconoscimento basilare, essenziale, da compiere per camminare verso l’amicizia sociale e la fraternità universale: rendersi conto di quanto vale un essere umano, quanto vale una persona, sempre e in qualunque circostanza» (n. 106). (…)”
(Discorso ai partecipanti al World Meeting on Human Fraternity, Sala Clementina, Roma, 12 settembre 2025)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo.” (Sal 117,22)

Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà.” (Lc 20,18)

 

C) Commento:

Prevost cita l’enciclica di Bergoglio “Fratelli tutti” e riprende il tema della fratellanza universale, quella fratellanza che nel nome di un nuovo umanesimo, scarta Cristo e il Suo Sacrificio di Croce (cfr. Bergoglio dice: «Dio è Padre di tutti, di cristiani e di non cristiani. Siamo tutti figli di Dio». E lo spirito dell’anticristo si manifesta sempre più; Bergoglio come Sai Baba. “Noi siamo figli di Dio, tutti… come le dita di una mano: cinque sono le dita”; “Siamo tutti figli di Dio, pertanto fratelli e sorelle”).

Prevost e Bergoglio sono una cosa sola, uniti nell’intento di promuovere questo tema della fratellanza universale, che porta Prevost ad affermare che è la Bibbia stessa a narrare una fraternità che supera i confini etnici del popolo di Dio e che si fonda nella comune umanità.

Ecco la strumentalizzazione del Testo Sacro che viene stravolto ad uso e consumo del nuovo umanesimo, dove la fraternità umana supera il popolo di Dio per far confluire tutti nella “comune umanità” o, per dirla con Bergoglio, nella “casa comune”.

 

 




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