“Gesù è diverso anche da Giovanni Battista”

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

Gesù è diverso dai maestri del suo tempo: per esempio, non ha aperto una scuola per lo studio della Legge, ma va in giro a predicare e insegna dappertutto: nelle sinagoghe, per le strade, nelle case, sempre in giro! Gesù è diverso anche da Giovanni Battista, il quale proclama il giudizio imminente di Dio, mentre Gesù annuncia il suo perdono di Padre” (Angelus, Piazza San Pietro, 24 gennaio 2016)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!” (Mt 3,1-3)

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino»” (Mt 4,17)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo»” (Mc 1,14-15)

In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista” (Mt 11,11)

 

C) Commento:

Lo spirito che è in Bergoglio non riesce proprio ad apprezzare il Battista.

Già in un commento precedente Bergoglio cerca di insinuare un dubbio (che non trova nessun fondamento nei vangeli) circa la vita del Battista. Bergoglio allora affermò che lungo la strada di Giovanni si è affacciato “il buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata nell’errore“.

Ora Bergoglio cerca di contrapporre l’insegnamento di Gesù a quello di Giovanni. Bergoglio dice che Gesù è diverso ANCHE da Giovanni. Ed è proprio in questa parola “anche” che si comprende il tentativo di mettere Gesù e Giovanni l’uno contro l’altro. Infatti, poco prima, Bergoglio evidenzia la differenza tra Gesù e “i maestri del suo tempo” (quindi gli scribi e i farisei). Gesù è il buono, i maestri del suo tempo sono i cattivi. (Parentesi: che cosa sarebbe successo se questa frase fosse stata pronunciata nella visita alla sinagoga ebraica di Roma qualche giorno fa? Bergoglio avrebbe ricevuto gli stessi apprezzamenti dal mondo ebraico?).

Subito dopo aver evidenziato la differenza tra Gesù (il buono) e i maestri della legge (i cattivi), Bergoglio dice che Gesù è ANCHE diverso da Giovanni, un altro che predicava (quindi un maestro) e invitava a rispettare LA LEGGE divina, perché il giudizio era imminente.

Quindi Bergoglio presenta un’immagine diversa di Gesù, che qui è rappresentato come il “buono” (in precedenza lo aveva definito “brutto da fare schifo“) perché parla del “perdono del Padre“; mentre Giovanni qui è nei fatti equiparato ai maestri “bacchettoni” e “moralisti” che richiamano alla legge, alla conversione, in vista del “giudizio imminente di Dio“.

In realtà Gesù e Giovanni il Battista non sono stati mai tra loro contrapposti. Di Giovanni Gesù disse: “In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista” (Mt 11,11). L’insegnamento di Gesù e di Giovanni il Battista coincidono, perché animati dal medesimo Spirito Santo che ha mosso i Loro passi.

Chi vuole contrapporre Gesù e Giovanni, seppur in modo non chiaro, lasciando intendere, servendosi di frasi non dirette ma sempre sottili e ambigue, è animato da uno spirito che non è lo stesso Spirito Santo che è in Giovanni e in Gesù. Questa è la vera diversità: non tra Gesù e Giovanni ma tra lo Spirito che è in Gesù e Giovanni e lo spirito che è in Bergoglio.




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