Il pensiero di Bergoglio a conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

Una simile comprensione di quanto accaduto sulla via di Damasco è testimoniata da san Paolo anche nella Prima Lettera a Timoteo: «Rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù» (1,12-14). La sovrabbondante misericordia di Dio è la ragione unica sulla quale si fonda il ministero di Paolo, ed è allo stesso tempo ciò che l’Apostolo deve annunciare a tutti. …
“Al di là delle differenze che ancora ci separano, riconosciamo con gioia che all’origine della vita cristiana c’è sempre una chiamata il cui autore è Dio stesso. Possiamo progredire sulla strada della piena comunione visibile tra i cristiani non solo quando ci avviciniamo gli uni agli altri, ma soprattutto nella misura in cui ci convertiamo al Signore, che per sua grazia ci sceglie e ci chiama ad essere suoi discepoli. E convertirsi significa lasciare che il Signore viva ed operi in noi. Per questo motivo, quando insieme i cristiani di diverse Chiese ascoltano la Parola di Dio e cercano di metterla in pratica, compiono davvero passi importanti verso l’unità. E non è solo la chiamata che ci unisce; ci accomuna anche la stessa missione: annunciare a tutti le opere meravigliose di Dio. Come san Paolo, e come i fedeli a cui scrive san Pietro, anche noi non possiamo non annunciare l’amore misericordioso che ci ha conquistati e che ci ha trasformati. Mentre siamo in cammino verso la piena comunione tra noi, possiamo già sviluppare molteplici forme di collaborazione, andare insieme e collaborare per favorire la diffusione del Vangelo. E camminando e lavorando insieme, ci rendiamo conto che siamo già uniti nel nome del Signore. L’unità si fa in cammino” (Celebrazione dei Secondi Vespri della Solennità della Conversione di San Paolo Apostolo, a conclusione della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, 25 gennaio 2016)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. è per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti” (1Cor 11,23-30)

Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il vangelo” (1Cor 4,14-15)

 

C) Commento:

La vera e unica Unità dei cristiani autentici si compie nello Spirito che procede dal Padre e da Cristo e che si manifesta in modo univoco nella Chiesa di Cristo. L’unità vera non si fa soltanto in un cammino “umano”, da fare insieme, dove umanamente ci si mette insieme cercando di trovare un “accordo”, un “compromesso”, sacrificando la REALE PRESENZA di Cristo tra gli uomini.

Per favorire la diffusione del Vangelo” non basta “andare insieme e collaborare“, come sostiene Bergoglio. La Vera Unità dei cristiani si compie mettendo Cristo al centro di ogni qualsivoglia progetto di unione: la Reale Presenza di Cristo tra gli uomini. Questo valore non si negozia. Questo principio non si discute. La Reale Presenza di Cristo non si baratta, per nessuna unione umana. Se per andare insieme agli altri si deve sacrificare l’essenza e la sostanza della Vita, meglio rimanere soli. Meglio soli che male accompagnati. Altro che andare insieme, camminare insieme.

Rispettare gli altri va bene. Dover andar insieme agli altri, sempre e comunque, rinunciando sempre e comunque a Cristo e al Suo Sacrificio, non va bene!

“Sceso dal Cielo, qui in mezzo a noi, ci ridarà la Sua dignità; sceso dal Cielo per donarci il Suo Cuore, un Regno di Pace e un mondo di Amore”.

Bergoglio crede che Cristo è realmente presente? Si inginocchi davanti a Cristo! Si pieghi di fronte a Cristo! Si prostri e adori Cristo, per Maria Immacolata!

La vera collaborazione tra i cristiani deve avvenire accogliendo e riconoscendo anzitutto la reale presenza dello Spirito e di ciò che lo Spirito ha rivelato. I protestanti non credono nella transustanziazione; non credono che Cristo è presente realmente, ma solo simbolicamente. Questa differenza è sostanziale. Quale Vangelo si può predicare insieme se non si è d’accordo sulla cosa più importante di tutte?

Su questo punto fondamentale si fonda la vera Unione tra i cristiani, tra tutti coloro che riconoscono la REALE PRESENZA DI CRISTO tra gli uomini.

Vi può essere vera collaborazione nel portare a tutti il Vangelo se non si riconosce la Reale Presenza di Cristo, Pane vivo disceso tra gli uomini? Se non si riconosce che per opera dello Spirito Santo, in virtù della Sua Reale Presenza, Cristo è Pane vivo in mezzo agli uomini, come si può portare lo stesso Vangelo, anche tra i cristiani?

I Cristiani non autentici non credono alla reale Presenza di Cristo. Credono che sia una presenza simbolica, non reale. Non si potrà mai portare lo stesso Vangelo con chi non crede a ciò che per un cristiano autentico è fondamentale. Cristo è Pane vivo disceso dal Cielo ed è REALMENTE PRESENTE per opera dello Spirito Santo.

Dove vi è lo Spirito Santo che santifica, Cristo è realmente presente.
Tutto ciò avviene solo e soltanto nella Chiesa nella quale è presente e si manifesta lo Spirito Santo, che si manifesta ora in una unica Chiesa, nella Chiesa di Cristo, nella Chiesa con la quale il Padre ha rinnovato nello Spirito di Cristo la Sua Alleanza: la Sua Chiesa Cristiana Universale.




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