“Se il giubileo non arriva alle tasche, non è un vero giubileo. Avete capito?”

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

… è un giubileo – e questo lo dico ricordando la nostra storia di salvezza – per convertirsi, perché il nostro cuore diventi più grande, più generoso, più figlio di Dio, con più amore. Vi dico una cosa: se questo desiderio, se il giubileo non arriva alle tasche, non è un vero giubileo. Avete capito? E questo è nella Bibbia! … Questo succede anche oggi. Nell’Elemosineria apostolica arrivano tante lettere con un po’ di denaro: “Questa è una parte del mio stipendio per aiutare altri”. E questo è bello; aiutare gli altri, le istituzioni di beneficenza, gli ospedali, le case di riposo… Questo insegnamento è sempre attuale. Quante famiglie sono sulla strada, vittime dell’usura! Per favore preghiamo, perché in questo giubileo il Signore tolga dal cuore di tutti noi questa voglia di avere di più, l’usura. Che si ritorni ad essere generosi, grandi. …” (Udienza generale, Piazza San Pietro, 10 febbraio 2016)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona” (Mt 6,24)

Guai a voi, guide cieche, che dite: «Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati». Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: «Se si giura per l’altare non vale, ma se si giura per l’offerta che vi sta sopra, si resta obbligati». Ciechi! Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta?” (Mt 23,16-19)

 

C) Commento:

Dice Bergoglio: “se il giubileo non arriva alle tasche, non è un vero giubileo. Avete capito?“. Abbiamo capito. Tutti hanno capito troppo bene.

Se il giubileo non arriva alla tasche non è giubileo“. I fedeli sono invitati, con chiarezza, a mettere mani al portafogli e sganciare. Più si sgancia, più si otterrà la misericordia tanto cara a Bergoglio.

Da un lato è comprensibile che la chiesa si sostiene tramite le offerte dei propri fedeli, i quali contribuiscono al sostentamento dei loro ministri e al soddisfacimento delle esigenze di tutta la comunità. Ma dall’altro non si può accettare che il giubileo della misericordia non possa essere un vero giubileo se non si arriva a mettere mano alle tasche. Non si può far credere che il giubileo, per essere vero, deve necessariamente passare per le tasche dei fedeli. Non si può legare la misericordia all’esborso di denaro. La misericordia non si compra. Altrimenti si torna al peggiore retaggio del passato: la vendita delle indulgenze, uno dei motivi principali che ha portato i luterani a separarsi dai cattolici e a dividere i cristiani.

Quindi Bergoglio si contraddice nuovamente. Da una parte si vuole riunire ai luterani sacrificando e svendendo alcuni dogmi della fede cattolica, dall’altra non si fa problemi a ripetere gli stessi errori che portarono alla divisione. Disse bene Gesù, quando affermò: “Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona” (Mt 6,24). Sicuramente Bergoglio non serve il vero Dio universale, non serve Cristo, non serve lo Spirito Santo. Bergoglio serve lo spirito di colui che gli è padrone.

Poi dice Bergoglio: “Nell’Elemosineria apostolica arrivano tante lettere con un po’ di denaro… E questo è bello…“. E’ questo il bello del Giubileo?!

Infine Bergoglio conclude dicendo, per chi non avesse capito bene: “Che si ritorni ad essere generosi“. Abbiamo capito? Sì, abbiamo capito bene!

Disse Gesù ai farisei: “Guai a voi, guide cieche, che dite: «Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati». Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: «Se si giura per l’altare non vale, ma se si giura per l’offerta che vi sta sopra, si resta obbligati». Ciechi! Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta?” (cfr. Mt 23). La vera essenza e sostanza del giubileo della misericordia di Bergoglio è manifesta.




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