“Stai tranquillo, ne hai fatta una grossa, sì, ma stai tranquillo”

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

Noi uomini … «siamo tanto nervosi» e «quando una cosa non va bene, strepitiamo, siamo impazienti». Invece Dio ci consola: «Stai tranquillo, ne hai fatta una grossa, sì, ma stai tranquillo; non temere, io ti perdono». E così ci accoglie in tutto, anche con i nostri errori, i nostri peccati. Proprio questo significa quanto si ripete nel salmo: «Il Signore è misericordioso e grande nell’amore». Così, ha sintetizzato il Papa, «noi siamo piccoli. Lui ci ha dato tutto. Ci chiede soltanto le nostre miserie, le nostre piccolezze, i nostri peccati, per abbracciarci, per accarezzarci»” (Omelia, Casa Santa Marta, 10 dicembre 2015)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio»” (Gv 5,14)

E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più»” (Gv 8,11)

 

C) Commento:

Gesù disse alla donna adultera: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più“. Quindi non le disse di stare tranquilla ma la ammonì: le disse di non peccare più.

In un altro episodio, Gesù fu ancora più esplicito: “Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio“. Quindi un ammonimento ancora più forte. Perché, peccando ancora, sarebbe potuto accadere qualcosa di peggio.

Con il male, con ogni forma di male, non si può e non si deve stare tranquilli: bisogna stare in guardia, affinché non abbia a capitare qualcosa di peggio.

Chi ama i propri figli li mette in guardia in anticipo, anche a costo di essere severo e risultare loro non gradito, in quanto troppo rigido e intransigente.

Chi invece non ama i propri figli, prima li induce a sottovalutare il pericolo, per poi essere il primo ad accusare, a condannare, dopo aver fatto credere loro il contrario.

Ecco l’inganno, subdolo e strisciante, che addormenta le coscienze dei figli di Dio, facendo loro abbassare la guardia di fronte al male, per consentire al male di vincere sui loro cuori.




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