“I bambini di Betlemme morirono a causa di Gesù”

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

(…) Come sappiamo, questo testo di Geremia è poi ripreso dall’evangelista Matteo e applicato alla strage degli innocenti (cfr 2,16-18). Un testo che ci mette di fronte alla tragedia dell’uccisione di esseri umani indifesi, all’orrore del potere che disprezza e sopprime la vita. I bambini di Betlemme morirono a causa di Gesù. (…) Quando qualcuno si rivolge a me e mi fa domande difficili, per esempio: “Mi dica, Padre: perché soffrono i bambini?”, davvero, io non so cosa rispondere. Soltanto dico: “Guarda il Crocifisso: Dio ci ha dato il suo Figlio, Lui ha sofferto, e forse lì troverai una risposta”. Ma risposte di qua [indica la testa] non ci sono. (…) ” (Udienza Generale, 4 gennaio 2017)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Così dice il Signore: “Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli rifiuta d’essere consolata perché non sono più” ” (Ger 31,15)

Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: “Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più” ” (Mt 2,16-18)

 

C) Commento:

Bergoglio continua a bestemmiare Gesù e la Sua vera storia. I bambini di Betlemme non morirono “a causa di Gesù”, come affermato da Bergoglio, ma a causa di Erode che ordinò la loro morte. La differenza è sostanziale ed essenziale.

Bergoglio strumentalizza quindi tutto ciò che è male per accusare, direttamente o indirettamente, Gesù. Ancora una volta il pontefice della chiesa di Roma si accanisce contro Gesù. E, di fronte al mistero della sofferenza, come quella dei più piccoli, dei bambini, dice: “Non so cosa rispondere”.

Sono lontani i tempi in cui Giovanni Paolo II parlava del “dono della sofferenza”, ricevuto dalla Vergine Maria; della “famiglia aggredita e minacciata”; di un “vangelo superiore: il vangelo della sofferenza” che i cristiani avrebbero dovuto sperimentare.

Nell’economia di Dio il mistero della sofferenza è perno centrale del Piano di Salvezza del Padre. E’ solo grazie alla sofferenza degli innocenti che tante anime sono salvate. E’ solo grazie alla sofferenza offerta con amore e con abbandono filiale dai veri figli di Dio che il Padre Onnipotente dispensa la Sua grazia salvifica a beneficio di tanti, non più in grado autonomamente di giungere alla salvezza.

Chi bestemmia Cristo; chi accusa Cristo di ogni colpa; chi non insegna a mettere in pratica i veri insegnamenti di Cristo ma al contrario insegna una dottrina contraria a quella insegnata da Cristo e dai Suoi santi, dimostra di essere animato da uno spirito contrario a Cristo, anti-cristo, che porta alla perdizione.




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